Verso Rio 2016: numeri, curiosità e statistiche

25/07/2016

Tipo: Nazionali Disciplina: Targa


Il sito ufficiale della World Archery ha svelato alcune curiosità e statistiche sui prossimi Giochi Olimpici di Rio 2016.


A CACCIA DEL SECONDO SUCCESSO IN CARRIERA - C’è chi in Brasile proverà ad entrare nella storia vincendo due titoli individuali ai Giochi a cinque cerchi. Ad oggi c’è riuscito solamente Darrel Pace, a Montreal 1976 e a Los Angelese 1984. In corsa per provare a pareggiare il suo record ci sono Marco Galiazzo, campione ad Atene 2004, e l’ucraino Viktor Ruban, d’oro a Pechino 2008. Insieme a loro sogna la doppietta più bella anche Ki Bo Bae (KOR) che potrebbe essere addirittura la prima a vincere due ori di fila dopo la vittoria a Londra 2012.
La coreana, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli sono gli unici tre arcieri che si presenteranno a Rio dopo aver vinto l’oro a Londra.

GLI SCONTRI DIRETTI FANNO LA DIFFERENZA – Nel tiro con l’arco degli ultimi anni sempre più importanza hanno avuto gli scontri diretti uno contro uno. Anche in Brasile chi vorrà vincere l’oro dovrà dimostrare di saper reggere la pressione in partite molto particolari. La World Archery sul suo sito pubblica le statistiche dei migliori atleti in questa fondamentale parte di gara. I coreani Choi, Lee, Kim e Ki sono i migliori con una media di vittoria per scontro altissima: si va dall’89 all’82 %. Al 76 % si piazzano Brady Ellison (USA) e l’atleta paralimpica Zahara Nemati. Quest’ultima, oro ai Giochi Paralimpici di Londra nel 2012 in finale contro l'azzurra Elisabetta Mijno, ripeterà l'impresa di Paola Fantato (Atlanta '96): gareggerà sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi di Rio, oltre ad essere la portabandiera iraniana il 5 agosto. Per chi è invece appassionato di shoot off è bene ricordare che è glaciale quando tira questo tipo di frecce Yasemin Anagoz (TUR).

LA QUARTA OLIMPIADE PER SEI – Sarà un'Olimpiade giovane per il tiro con l’arco. Molti sono i debuttanti e se nelle passate edizioni qualcuno raggiungeva traguardi come cinque o sei Giochi in carriera, in terra carioca si vivrà una sorta di ricambio generazionale. In sei otterranno la loro quarta presenza alle Olimpiadi. Si tratta dell’azzurro Marco Galiazzo, Viktor Ruban (UKR), delle georgiane Khatuna Narimanidze e Kristine Esebua, Naomi Folkard (GBR) e di Takaharu Furukawa (JPN).
Incredibile è il dato dei debuttanti, saranno 85 gli arcieri che a Rio competeranno per la prima olimpiade. Per 26 sarà la seconda volta e per 11 la terza. Tra gli esordienti anche l'azzurro David Pasqualucci (junior) e il trio femminile composto da Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari (junior). 

DALL’OLIMPIADE DEI GIOVANI A QUELLA DEI “GRANDI” – Saranno dodici gli arcieri che hanno già conosciuto la ribalta olimpica. Per loro però il salto sarà molto importante perché passeranno dai Giochi Giovanili di Singapore del 2010 e di Nanjing 2014 a quelli dei "grandi". Gli arcieri in questione sono: Tan Ya-Ting (TPE), Atanu Das (IND), Lidiia Sichenikova (UKR), Alice Ingley (AUS), Alexandra Mirca (MDA), Lusi Tatafu  di Tonga, lo slovacco Boris Balaz, i turchi Yasemin Anagoz e Mete Gazoz, il brasiliano Marcus Dalmeida, l’indonesiano Hendra Purnama e il libico Ali El Ghrari.
L’arciere più esperto a Rio arriva dalla Mongolia: Gantugs Jantsan, 44 anni, il più giovane dal Cile Ricardo Soto, 16 anni. Azerbaijan, Repubblica Dominicana, Libia, Malawi, Nepal e Slovacchia saranno alla loro prima partecipazione alle Olimpiadi nel tiro con l’arco.

NUMERI E STATISTICHE – Nella news della World Archery che potete trovare nel link in fondo a questa notizia ci sono anche altre statistiche interessanti. Alcune di questi ci regalano un quadro in forte crescita nelle frecce di qualifica scoccate dai partecipanti a Rio soprattutto al femminile. Straordinaria la media sulle 72 frecce dei coreani Ku Bonchan, Kim Wojin e Lee Seungyun.
A proposito di numeri salgono i partecipanti rispetto al passato di Oceania, 7 a Rio, Africa (8) e America (25) mentre scendono a 44 ciascuno Europa e Asia. 



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