Segreteria
Federale Roma, 5 maggio 2004
LORO INDIRIZZI
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e,
per conoscenza: - alla Società
affiliate
-
agli Organi Centrali e Territoriali
OGGETTO: Lotta al Doping – Comunicazione della
Commissione Tecnica federale
Caro Tecnico,
ci rivolgiamo a te in quanto, per il ruolo che
svolgi all’interno della nostra struttura Federale, sei a più diretto contatto
sia con i tesserati che praticano l’agonismo, sia con coloro che si avvicinano
alla nostra disciplina.
Il doping, da sempre praticamente sconosciuto nel
tiro con l’arco, ha recentemente assunto una notevole importanza, anche se
certamente sproporzionata nei confronti della nostra disciplina; ciò non toglie
che tutti noi siamo soggetti alle normative che regolano il doping per tutte le
discipline sportive e che operano nell’ambito del CONI, ed in particolare per
quelle olimpiche.
Le normative in materia di doping sono state
elaborate dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) e sottoscritte dal CIO,
dalla FITA, dal CONI e dalla FITARCO.
Inoltre, da qualche tempo il doping, oltre ad avere
un risvolto nell’ambito dei regolamenti sportivi, ha anche un risvolto nel
Codice Penale, e la relativa normativa e controlli sono gestiti dal Ministero
della Salute.
Tutte le procedure inerenti al Regolamento
Antidoping sono piuttosto complesse e, per quello che strettamente ci riguarda,
si possono dividere in alcuni particolari settori:
1.
I principi attivi ed i relativi
farmaci vietati
2.
I controlli
3.
Atleti soggetti a controlli
4.
Le patologie per le quali si può
richiedere l’esenzione
5.
I metodi di richiesta delle
esenzioni
1) I
PRINCIPI ATTIVI ED I RELATIVI FARMACI VIETATI
Esistono elenchi completi dei principi attivi e dei farmaci in cui
sono contenuti, che sono aggiornati continuamente.
Questi elenchi sono consultabili anche su
internet e dovrebbero essere a disposizione dei medici di famiglia. Di certo
sono disponibili presso i medici specializzati in medicina sportiva e presso la
Commissione Federale Antidoping.
2) I
CONTROLLI
I controlli sono di tipo programmato e a
sorpresa. Possono essere stabiliti da organismi diversi sia Nazionali (CONI,
FITARCO o Ministero della Salute) che Internazionali (FITA e/o WADA).
3) ATLETI
SOGGETTI A CONTROLLI
Sono soggetti a controlli tutti i
tesserati FITARCO e gli Atleti facenti parte dei Gruppi Nazionali che
partecipano ad una gara di calendario, ma anche in qualsiasi momento di
preparazione tecnica.
4) LE PATOLOGIE PER LE QUALI SI PUO’ RICHIEDERE L’ESENZIONE
Su questo aspetto non esistono certezze;
il Comitato per l’Esenzione a Fini Terapeutici, costituito in seno alla
Commissione Scientifica Antidoping del CONI, ha piena facoltà di concedere l’esenzione.
Si presuppone, e sarebbe auspicabile, che il Comitato del CONI tenga conto del
tipo di disciplina praticata.
5) I
METODI DI RICHIESTA DELLE ESENZIONI
Tutti i soggetti che soffrono di malattie
che richiedono l’assunzione di farmaci contenenti sostanze vietate, devono:
· sospendere l’attività agonistica
·
ricercare con il loro medico
farmaci alternativi che NON contengono sostanze vietate
·
avanzare richiesta di esenzione,
compilando gli appositi moduli disponibili presso la società di appartenenza;
la richiesta dovrà essere inviata alla Segreteria federale.
· attendere l’esenzione prima di riprendere l’attività agonistica.
Caro tecnico, la FITARCO ti
chiede di intervenire sugli Atleti per sensibilizzarli al problema del doping,
in modo che ognuno sappia se si viene a trovare nelle condizioni di poter
incorrere nei rigori delle normative con relative sanzioni, e di informare i
neofiti che il tiro con l’arco è uno sport come tutti gli altri e quindi è
soggetto a tutte le responsabilità relative al doping.
Non è necessario conoscere tutti i
principi attivi ed i farmaci proibiti per aiutare gli arcieri in questa presa
di coscienza; può essere già di grande aiuto informarli sulle patologie più
diffuse, che normalmente richiedono l’assunzione di farmaci proibiti
(ipertensione, cardiopatie, reumatismi, dolori cronici, ecc.).
Nel tiro con l’arco sono inoltre
particolarmente vietati l’alcool nonché, ovviamente, le droghe in
generale la cui permanenza nelle urine, sebbene i tempi siano molto variabili,
è di molti giorni.
Per quanto riguarda l’alcol, la
permanenza, quindi l’ eventuale positività ai test, è variabile in base a vari
parametri: la quantità di alcool ingerito in rapporto al peso corporeo, la funzionalità epatica e
renale.
Si può ragionevolmente dire che un
bicchiere di vino o una birra, la sera prima di una gara, sia una quantità di
alcool smaltibile da un adulto di sana costituzione.
NEL
CASO TU ABBIA DEI DUBBI
Presso la
FITARCO c’è una persona espressamente incaricata a cui puoi rivolgerti per i
quesiti inerenti al doping (tel. 06.3685 6503/6506) e, per i casi più
controversi, il nostro Consigliere Federale dott. Stefano Osele è a
disposizione per ogni ulteriore informazione.
Siamo certi che hai piena coscienza
dell’importanza dell’ulteriore ruolo che la Federazione ti assegna e che
soltanto con il tuo impegno si possono sensibilizzare adeguatamente tutti i
nostri atleti, in modo che la nostra disciplina possa godere nel mondo dello
sport di quella giusta fama di correttezza che merita.
Facciamo in modo che i nostri Atleti
ed in particolare i “Veterani”, che più frequentemente soffrono delle patologie
sopra citate, possano tranquillamente passare una serena domenica su di un
campo di gara senza essere tacciati di fare
uso di sostanze vietate per aver assunto un diuretico o un beta-bloccante per
tenere sotto controllo la loro ipertensione.
Facciamo in modo che quello che di
buono la Scienza ci dà, con farmaci che hanno migliorato ed allungato la vita,
non ci venga tolto per l’ingordigia di alcuni pseudo-sportivi che costringono
chi deve controllare a colpire nel mucchio.
Sante Spigarelli
(M.d.S. Alvaro Carboni)