Sport e Integrazione: gli studenti con Marco Galiazzo

20/10/2015

Tipo: Fitarco Disciplina: Varie


Questa mattina, presso l'Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Torino al Centro Sportivo Arcieri Iuvenilia, gli studenti hanno incontrato l'olimpionico azzurro nell'ambito del Progetto Sport e Integrazione


Sono stati Marco Galiazzo, CampioneOlimpico individuale ad Atene 2004 e a squadre a Londra 2012, Ivan Mach DiPalmstein, velocista del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, Anzhelika Savrayuk, ex ginnasta campionessa del mondo a squadre e bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, i protagonisti del sesto “Incontro con il Campione”, iniziativa prevista dal percorso educativo intrapreso nelle scuole dal Progetto “Sport e Integrazione”, realizzato per il secondo anno consecutivo grazie all’Accordo di Programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

A fare gli onori di casa è stato Renzo Suppo, Coordinatore dell’ufficio scolastico provinciale. I tre atleti hanno incontrato gli alunni dell’Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Torino al Centro Sportivo Arcieri Iuvenilia, per portare la loro personale esperienza di integrazione legata allo sport e confrontarsi con i ragazzi sui principi e i valori del Manifesto “L’Integrazione: la vittoria più bella”.

Sono onorato di essere qua oggi al fianco di questi atleti e condividere con loro un messaggio così importante come quello dell’integrazione – ha affermato l’aviere azzurro Marco Galiazzo - Il mondo dello sport da noi rappresentato è un portatore di valori positivi quali il rispetto verso gli altri indipendentemente dal colore della pelle, dalla lingua, dal talento. Ricordo con piacere la storia della mia collega Natalia Valeeva, arrivata in Italia nel 1997, oggi sposata con tre bellissimi bimbi, che vanta con la maglia azzurra quattro olimpiadi e 10 titoli mondiali, un esempio di come lo sport abbia dato voce alla passione e ai valori umani”.

Ha poi raccontato la sua esperienza Ivan Mach Di Palmestein: “Personalmente credo di dovere tantissimo allo sport non solo perché mi ha permesso di scoprire la mia grande passione ma perché ha contribuito a farmi integrare in quella che adesso è casa mia. Lo sport è un percorso importante nel processo di integrazione degli stranieri, bisogna avere il coraggio di percorrerlo fino in fondo, Coni e Ministero del Lavoro con questo progetto lo stanno facendo”. “Lo sport è una lingua universale,quando si scende in pedana tutti gli sportivi da diverse parti del mondo si capiscono al volo senza aver detto una parola – è intervenuta anche AnzhelikaSavrayuk -. Questo è il primo grande patrimonio che lo sport mette a favore deiprocessi sociali d’integrazione. Lo sport aiuta a formare e crescere i cittadini nel rispetto del prossimo e nell’integrazione di culture e costumi differenti”.

Scopo del Progetto “Sport e Integrazione”, avviato nel 2014, è lo sviluppo di azioni finalizzate a favorire l’integrazione sociale della popolazione straniera attraverso lo sport e contrastare le forme di intolleranza e discriminazione razziale. In quest’ottica si inseriscono gli “Incontri con il Campione”, che si svolgeranno da qui al termine del 2015 in dieci città italiane.
Tutte le azioni d’intervento di “Sport e Integrazione” sono consultabili attraverso il sito www.fratellidisport.it, la pagina Facebook “Fratelli di Sport” e il portale dell’Integrazione dei Migranti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I valori e gli obiettivi di“Sport e Integrazione” sono pienamente condivisi da La Gazzetta dello Sport, che quest’anno è media partner del Progetto.



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