Italia in crescita in vista di Rio de Janeiro

28/12/2015

Tipo: Nazionali Disciplina: Tutte


Frecce azzurre sempre protagoniste in tutte le discipline e divisioni. La bacheca italiana conta 21 ori, 26 argenti e 31 bronzi cui si aggiungono 4 pass olimpici e 7 pass paralimpici in vista delle gare al Sambodromo di Rio de Janiero.


È stato un 2015 a dir poco impegnativo per i colori azzurri ma, nonostante un calendario intensissimo e che presentava gli eventi più importanti del quadriennio (Giochi di Rio a parte, of course…), l’Italia ha concluso la stagione promossa a pieni voti e con un numero di podi internazionali davvero invidiabile.
La Nazionale Fitarco si è confermata grande protagonista in tutte le discipline e divisioni del panorama arcieristico. Il bottino complessivo su 17 gare internazionali disputate è di primordine: 21 ori (13 individuali e 8 a squadre), 26 argenti (14 individuali e 12 a squadre) e 31 bronzi (16 individuali e 15 a squadre).
Solamente in tre eventi gli azzurri non sono saliti sul podio: un risultato molto positivo con statistiche in crescita se pensiamo che, nel complesso, sono stati conquistati ben 24 podi in più rispetto al 2014, che contava un carniere di 22 ori, 11 argenti e 21 bronzi, ottenuti però in 12 competizioni.
Ad onor di cronaca, va detto che nella tabella degli allori internazionali non sono incluse due eventi che non facevano parte del circuito “ufficiale”. Una della Nazionale Giovanile in Corsica, che ha chiuso la gara con un bronzo e un argento nell’arco olimpico individuale, cui si aggiunge la trasferta della Nazionale Paralimpica in Olanda: al Dutch Para-Archery Tournament i nostri arcieri si sono classificati al primo posto nel medagliere con 4 ori e 3 argenti.

Naturalmente gli eventi clou della stagione erano i Campionati Mondiali che mettevano in palio, oltre ai titoli iridati, anche i pass per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio che si disputeranno nel famosissimo Sambodromo del carnevale carioca. In entrambi i casi la Nazionale Fitarco si è meritata gli applausi degli sportivi italiani. Da Copenaghen siamo tornati con l’argento a squadre del trio olimpico maschile (Frangilli, Nespoli, Pasqualucci) che è valso anche i tre pass olimpici, più una carta individuale nel femminile grazie alla vittoria di Guendalina Sartori nell’apposito torneo di qualificazione. 
Per quanto riguarda la Nazionale olimpica, c’è ancora la possibilità di arrivare a Rio con i due terzetti al completo, visto che dal 13 al 19 giugno 2016 ci sarà la prova d’appello nella 3ᵃ tappa di Coppa del Mondo ad Antalya (Tur) dove le azzurre devono centrare il podio nel torneo che mette a disposizione altri 3 pass a squadre.

Eccellente è stata poi la prova della Nazionale Para-Archery, che ha salutato i Mondiali in Germania con il titolo iridato di Eleonora Sarti, cui si aggiungono 1 argento, 6 bronzi e ben 7 qualificazioni per i Giochi Paralimpici, risultato che segna il record di qualificati per l’Italia, confermatasi una delle squadre più competitive della rassegna iridata. Anche in questo caso però il bottino di pass per il Brasile potrà essere ulteriormente incrementato in occasione degli Europei Targa in Francia il prossimo aprile e successivamente, a giugno, nella gara di qualificazione organizzata a Nove Mesto (Cze).

DIVISIONE OLIMPICA – I numeri relativi alla divisione olimpica, che ha il difficile compito di trainare l’intero movimento arcieristico italiano – considerando che è grazie alle vittorie dei nostri campioni che la Fitarco può ottenere incrementi nei contributi CONI – ha conseguito un ottimo bottino di 8 ori, 10 argenti e 7 bronzi, escludendo da questo computo i risultati del ricurvo ottenuti nel Campagna e nel Para-Archery. Come accade per molte altre federazioni, molti di questi successi sono firmati da atleti in forza ai Gruppi Sportivi Militari. Quasi tutti i big della Nazionale sono spalleggiati dall’Aeronautica Militare o dalle Fiamme Azzurre e i risultati anche quest’anno non sono mancati. Da citare naturalmente la grandi prestazioni ai Giochi Mondiali Militari di Mungyeong, in Corea del Sud che, guarda caso, è proprio la patria del tiro con l’arco internazionale… In questa occasione per l’Italia grandi soddisfazioni: in primis per l’olimpionico Marco Galiazzo, scelto come portabandiera, poi per i due atleti para-archery entrati a far parte del neonato Gruppo Sportivo Militare Paralimpico: il colonnello dell’esercito Roberto Punzo e il tenente colonnello dell’Aeronautica Fabio Tomasulo, il quale ha inaugurato la trasferta guadagnandosi un ottimo bronzo. Dopo di lui, due ori ad opera degli avieri Guendalina Sartori, Elena Tonetta e Pia Lionetti, cui si aggiunge l’oro individuale della Sartori e l’argento di Mauro Nespoli.

DIVISIONE COMPOUND – Ha confermato una tradizione vincente in un ambiente sempre più agguerrito anche la divisione compound che, mettendo da parte il quarto posto a squadre ai Mondiali di Copenaghen del trio maschile, ha riportato in Italia nel complesso 3 ori, 6 argenti e 11 bronzi, sempre considerando che i numeri sarebbero molto maggiori se conteggiassimo anche i podi compound nel Campagna, nel 3D e nel paralimpico. Tra i bronzi ottenuti dal compound, anche quello del terzetto maschile (Polidori, Leotta, Fanti) che ha preso parte alle Universiadi Estive, a testimonianza del fatto che gli arcieri italiani, sanno applicarsi tanto nello studio quanto nello sport…

PARA-ARCHERY – La Nazionale Para-Archery merita una menzione a parte, perché alle Paralimpiadi è prevista la presenza oltre che della divisione olimpica anche di quella compound. E proprio i compoundisti azzurri hanno ottenuto risultati eccellenti realizzando nel complesso 3 record mondiali e 2 record europei. Se pensate che lo scorso anno agli Europei di specialità avevamo vinto 3 ori e 2 bronzi, gli 8 podi mondiali e le 7 medaglie al Tournament olandese la dicono lunga sulla competitività dei nostri atleti, vero fiore all’occhiello del movimento sportivo italiano.

SETTORE GIOVANILE – L’Italia si è distinta anche con il Settore Giovanile che comincia a raccogliere i primi frutti del Progetto Talenti 2020 e della Scuola Federale. A prescindere dal lavoro che la Federazione porta avanti sul territorio, che comprende anche i raduni organizzati in varie parti d’Italia dallo Staff della Nazionale per visionare nuovi giovani con i rispettivi tecnici personali, gli azzurrini hanno fatto un altro salto di qualità rispetto alla scorsa stagione: venivano da 19 podi conquistati, mentre nel 2015 ne hanno ottenuti 25 (7 ori, 10 argenti, 8 bronzi). Da rimarcare che tra questi successi non sono elencati il bronzo a squadre del trio olimpico senior agli Europei Indoor, che comprendeva una squadra composta interamente da atlete juniores e almeno altri tre podi ottenuti al Grand Prix di Bucarest (Rom), dove hanno primeggiato quasi tutti atleti delle classi giovanili in gara tra i senior. Insieme al bronzo al Mondiale Giovanile di Yankton (Usa) del trio compound juniores maschile l’apice della stagione è rappresentato dalla vittoria del Circuito Youth Cup 2015 che, dopo la finale di Roma, ha riportato l’Italia sul gradino più alto del podio per Nazioni, davanti a Francia e Russia. Un primato che mancava dal lontano 2008 e che testimonia della crescita di questi campioni in erba. Alcuni di loro sembrano infatti pronti per fare il salto con la Nazionale maggiore, seguendo le orme dello junior David Pasqualucci che, in forza alla Scuola Federale e dopo aver esordito con la Nazionale senior, ha disputato il suo primo Mondiale tra i “grandi” a Copenaghen raggiungendo con Nespoli e Frangilli l’argento a squadre e il pass per Rio de Janeiro…

TIRO DI CAMPAGNA E 3D – Un altro fiore all’occhiello dell’arcieria italiana è certamente rappresentato dalle Nazionali tiro di campagna e 3D. Se nelle due manifestazioni internazionali del 2014 gli azzurri avevano messo in bacheca 6 ori, 2 argenti e 8 bronzi, nella stagione appena conclusa hanno regalato all’Italia 9 ori, 9 argenti e 5 bronzi, ricoprendo il primo posto nel medagliere per Nazioni sia ai Mondiali 3D di Terni, sia agli Europei Campagna di Rzeszow (Pol). La nota ancora più positiva è che, al fianco dei pluridecorati big azzurri che da anni pongono l’Italia ai vertici di queste discipline, è davvero considerevole il contributo portato dagli arcieri delle classi giovanili che, nel complesso, hanno conquistato 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Insomma, un movimento che si sta rinnovando e che, con questi presupposti, può conservare quel ruolo di leadership che ha ottenuto a suon di risultati nel corso dei quadrienni. 

RANKING INTERNAZIONALE – Per quanto concerne la posizione italiana nella Ranking Internazionale, l’Italia ha ottenuto dei netti miglioramenti con le sue squadre, mentre ha leggermente arretrato la sua posizione nelle classifiche individuali, guadagnando però una posizione con Mauro Nespoli che, da 11° a fine 2014, è passato al 10° posto nel ricurvo maschile. Molto positivo anche l’ingresso tra i primi 30, con un ottimo 25° posto, dello junior David Pasqualucci. Ma veniamo alle note liete, cioè le classifiche a squadre. Nel ricurvo maschile l’Italia è passata dall’11° posto al 5° e rappresenta la prima delle europee: un grande risultato se pensiamo ai valori assoluti delle Nazioni che ci precedono e alla crescita esponenziale delle avversarie. Solo Corea del Sud, Cina, Stati Uniti e Taipei hanno infatti fatto meglio di noi, mentre gli azzurri hanno sopravanzato squadre come India, Giappone, Francia, Olanda e Russia. Nel femminile avevamo chiuso la scorsa stagione al 15° posto e invece le azzurre sono salite al 10°, molto vicine alla Germina (9ᵃ) e alla Georgia (8ᵃ), le uniche squadre d’Europa ad aver fatto meglio delle italiane. Nel mixed team olimpico le frecce azzurre salgono dal 9° all’8° posto e sono anche in questo caso la prima in Europa.

Per quanto riguarda il compound maschile, l’Italia ha mantenuto il 4° posto in ranking, sopravanzata da Danimarca, Stati Uniti e Iran (che ha effettuato l’exploit più rilevante visto che lo scorso anno non era nemmeno tra le prime 10). Anche nel femminile siamo saliti di un gradino, passando dal 7° al 6° posto con una classifica che vede in vetta la Russia e a seguire Colombia, Corea del Sud, Stati Uniti e Malesia. Nel mixed team, dopo aver occupato per lunghi tratti degli scorsi anni la prima posizione, siamo passati dal 6° posto del 2014 al 5° posto. 

Risultati a dir poco prestigiosi nella ranking riservata al tiro con l’arco paralimpico. L’Italia ricopre infatti il primo posto della classifica compound open femminile grazie all’iridata Eleonora Sarti. Nella stessa divisione si è mantenuto stretto il terzo posto nel maschile Alberto Simonelli. Scala la classifica anche la vicecampionessa paralimpica e campionessa europea in carica Elisabetta Mijno, passando dal 6° posto del 2014 al 3° posto nell’olimpico open femminile. Entrano in classifica anche Fabio Azzolini che nel W1 ricopre un’ottima 7ᵃ posizione grazie al bronzo conquistato ai Mondiali, così come Claudio Peruffo nella categoria Visually Impaired 2/3, che si ritrova 4° nella ranking dei non vedenti in virtù del 4° posto ai mondiali. La Federazione Internazionale non fornisce anche le ranking a squadre che, soprattutto nel misto, gara inserita nel programma delle Paralimpiadi al posto di quella a squadre maschile e femminile, vedrebbe sicuramente l’Italia ai primissimi posti. Tutti questi risultati sono certamente lusinghieri e continuano a far percepire l’Italia come una Nazionale davvero scomoda da affrontare in ogni divisione e specialità…

ITALIA ORGANIZZATRICE DI EVENTI – Come accade ormai annualmente, anche nel 2015 l’Italia si è distinta in ambito internazionale come un’ottima organizzatrice di eventi. Le capacità gestionali acquisite dai nostri dirigenti e il fondamentale supporto logistico dei corpi militari, associati a delle location impareggiabili per qualsiasi altro Paese, rendono l’Italia una delle mete più ambite per ospitare competizioni arcieristiche. Nel 2015 ci sono stati solo complimenti ed applausi per quanto fatto a Terni in occasione dei Campionato Mondiali 3D. I campi di gara allestiti all’interno di un paesaggio naturalistico senza eguali: il parco della Cascata delle Marmore ha lasciato a bocca aperta le rappresentative estere venute a giocarsi i titoli iridati. Insieme a questa biglietto da visita, il Comitato Organizzatore ha allestito in pieno centro cittadino un Archery Village che ha portato giornalmente migliaia di persone negli stand, facendo conoscere il tiro con l’arco all’intera cittadinanza. Un Mondiale che segna un eccellente esempio di come sport, turismo ed economia virtuosa possano coesistere e dare un importante stimolo alla crescita italiana. 

Altrettanto vincente è stata la finale della Youth Cup ospitata a Roma. Le squadre arrivate nella Capitale hanno alloggiato e hanno disputato i primi giorni della competizione al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, mentre le finali si sono poi svolte nello splendido e storico scenario dello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”. Anche in questa occasione da parte dei partecipanti ci sono state solamente parole di ringraziamento per la qualità del lavoro svolto dagli organizzatori e per le bellezze che solo una città come Roma ha potuto permettere di visitare alle delegazioni estere, alle quali è stato appositamente lasciato un pomeriggio libero per portare i giovani atleti in tour nel centro storico della Città Eterna.

La Fitarco naturalmente non si ferma qui e la Federazione Internazionale ha già accordato alla città di Cortina d’Ampezzo l’organizzazione del Mondiale tiro di campagna del 2018, mentre si è già al lavoro per realizzare un altro sogno: portare a Roma nel 2017 la finale di Coppa del Mondo. Un’opportunità che rappresenterebbe anche un eccellente biglietto da visita per la candidatura di Roma 2024, visto che la location di gara sarebbe impareggiabile: l’Arco di Costantino a due passi dal Colosseo. A breve gli aggiornamenti: stay tuned



Collegamenti relativi alla notizia

Documenti relativi alla notizia



Torna indietro